venerdì 28 febbraio 2025

Giornata della Memoria all'aperto!

Le classi 2 A e 2B raccontano la loro esperienza:

2A

Nel cortile della scuola gli alunni hanno presentato ai genitori e ai nonni alcune attività frutto di varie riflessioni su temi universali come la pace, il rispetto della diversità, l'articolo 3 della Costituzione. Lo spunto ci è stato dato dalla Giornata della Memoria che ogni anno viene celebrata il 27 Gennaio.

Abbiamo ricordato chi ha sofferto a causa della guerra e dell'odio. Poi ci siamo calati nella nostra realtà di classe e ci siamo chiesti che cosa serve per stare bene insieme e cosa non serve per stare bene insieme. Abbiamo proseguito con la lettura della poesia "La pelle"  di Gianni Rodari , questa poesia ci insegna che nessuno deve essere trattato male per il colore della pelle, ma neanche per la religione o per il modo in cui vive. Abbiamo  visto anche  un video dove una voce narrante legge  e illustra il libro "Il fiore della vita" di Alberto Pellai : è la storia di Teresa, una bambina coraggiosa che con il suo esempio ha costruito la pace e non la guerra. Per concludere questo percorso abbiamo scritto sul quaderno che cosa serve per convivere in classe in armonia. A tutti gli adulti presenti, che ringraziamo moltissimo per aver partecipato, è stato donato il disegno di un piccolo fiore, per ricordare quanto sia importante essere sempre testimoni coraggiosi di pace, come aveva fatto la piccola Teresa. Infine abbiamo portato i nostri vasetti con i crocus gialli della memoria nell’orto scolastico perché possano sbocciare insieme agli altri e li abbiamo messi a dimora nel terreno in un secondo tempo.

2B

I bambini hanno presentato il loro lavoro svolto da principio in classe, leggendo e commentando la storia vera del nonno Antonio Colaleo, dal libro (a sfondo didattico) “Le matite sbriciolate di nonno Antonio” di Antonella Bartolo. Ci siamo soffermati sulla sua storia, l’abbiamo utilizzata come spunto per un dettato e abbiamo scritto in breve la storia del nonno Antonio, un soldato italiano prigioniero nei campi in Polonia e in Germania dal ’43 al 45, come raccontano i suoi nipotini nel libro.

Abbiamo realizzato con un’attività il disegno utilizzando le mine e le matite sbriciolate come ha fatto nonno Antonio e abbiamo letto un piccolo riassunto scritto da noi, soffermandoci sui diritti di tutti gli uomini (alla salute, alla famiglia, alla libertà, alla vita…). Poi abbiamo parlato dell’articolo 3 della nostra Costituzione cercando di capire l’importanza di essere diversi ma uguali perché in quanto umani abbiamo gli stessi diritti e doveri. Inoltre, abbiamo accennato alle leggi razziali del tempo, per capire che durante la II Guerra Mondiale i diritti di tante persone e di bambini innocenti sono stati negati e abbiamo parlato di quanto sia importante, invece, che l’uguaglianza sia rispettata in tutte le sue forme per non arrivare al razzismo e alla disarmonia tra le persone. Infine, siamo andati nell'orto della scuola e abbiamo presentato il nostro lavoro davanti a genitori e nonni e abbiamo portato e interrato i nostri vasetti di crocus gialli (che tenevamo in classe) nell’area del progetto crocus per la Memoria, così che la storia di tanti diventi anche un po’ nostra e ogni fiore che sboccia nel nostro orto porti un po’ di speranza e di pace per tutto il mondo. Grazie alla presenza di nonni e genitori il momento scolastico vissuto insieme è stato ancora più emozionante e ricco di significato. Grazie a tutti!













domenica 9 febbraio 2025

Ferruccio Novo, una storia esemplare!

 Nel pomeriggio di martedì 28 gennaio 2025, in occasione della Giornata della memoria, i ragazzi delle quinte della Scuola Primaria di Montà, accompagnati dai loro insegnanti, si sono ritrovati davanti all'ingresso del campo sportivo per rendere omaggio a Ferruccio Novo, Presidente del Grande Toro, la cui famiglia era originaria del paese.



Per caso la scoperta delle origini di Novo, grazie ad alcune lettere che Antonio, padre di Ferruccio, si scambiava con il sacerdote montatese di allora. In tal modo i ragazzi hanno avuto modo di comprendere il motivo di una via del paese a lui dedicata e hanno conosciuto la sua storia come rappresentante di una grande squadra del passato.

 La sorpresa invece è stata scoprire un aspetto più intimo e umano di questo illustre personaggio. 

I ragazzi grazie a un'attenta indagine su video e documenti hanno portato alla luce una storia di amicizia e coraggio tra Novo e l'allora Direttore Tecnico della squadra, Ernest Erbstein. In seguito alle leggi razziali emanate nel 1938, che avevano costretto Erbstein, in quanto ebreo, a lasciare il suo ruolo e l'Italia, Novo contribuì ad aiutare l'amico, rischiando in prima persona.

Da qui l'idea di rendere omaggio al suo gesto, posizionando, sul muro del campo sportivo, nella via già a lui dedicata, una targa a ricordo delle sue origini, del suo ruolo come sportivo, ma soprattutto del suo gesto di grande altruismo.






Tutto ciò è stato possibile grazie a un'assidua collaborazione con l'Amministrazione Comunale che si è presa carico dei nostri desideri e ne ha permesso la realizzazione.

I ragazzi durante la manifestazione avevano con loro dei vasetti di crocus, provenienti dall'Irlanda e simbolo della Shoah, che, al termine dell'evento, sono stati portati nell'aula all'aperto adiacente alla scuola a significare che la memoria deve camminare su "gambe giovani" tra le case, la gente e nelle scuole perché ciò che è stato non venga dimenticato e non si ripeta.

 Un grazie sentito da tutti noi per chi ci ha aiutato e supportato durante tutto questo percorso.